Cosa significa fare Innovazione sociale in Italia

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Matteo Caroli Rapporto CeRIIS Innovazione SocialeCeRIIS, il Centro di Ricerca Internazionale sull'Innovazione Sociale della LUISS, ha realizzato il Secondo rapporto sull'Innovazione sociale in Italia per analizzare le idee e i progetti che rispondono a vari bisogni comunitari. Pubblicato online dalla Franco Angeli, il Rapporto è curato dal Professor Matteo Caroli, docente ordinario di Economia e gestione delle imprese e direttore del CeRIIS, e raccoglie vari contributi di docenti e ricercatori sui modelli concettuali, la letteratura scientifica e l'analisi di alcuni casi empirici.

"Abbiamo costruito un database di 482 progetti e iniziative classificabili come innovazione sociale in base ai contributi scientifici in materia" racconta il Professor Caroli. "Fra questi, abbiamo approfondito 56 casi specifici con interviste ai soggetti coinvolti per comprenderne le condizioni di sostenibilità, le possibilità di crescita e di raggiungimento di un'autonomia economica. Questo perché uno dei presupposti fondamentali dell'innovazione sociale è fare in modo che ogni progetto non sia solo un'esperienza positiva ma che abbia un impatto sociale rilevante e duraturo".

Sostenuto dalla Fondazione ItaliaCamp, il CeRIIS della LUISS guarda tanto ai nuovi modelli di marketing e di business in chiave di creazione di valore collettivo, quanto allo sviluppo di competenze professionali e all'utilizzo delle tecnologie nelle imprese. "I risultati più significativi rivelano un forte fermento di iniziative che puntano sull'innovazione delle relazioni tra soggetti e sulle tecnologie per migliorare la gestione dei problemi sociali. I principali finanziatori di queste iniziative sono le Fondazioni private e le istituzioni pubbliche; la loro gestione vede protagonista le organizzazioni del terzo settore e le imprese sociali. Alcune esperienze significative si osservano anche nell'ambito delle imprese for profit e nel caso del nuovo ma crescente fenomeno delle benefit corporations".

Secondo Rapporto CeRIISIl rapporto presenta anche i primi risultati di un progetto di networking sociale per under 30. "Si tratta del progetto Social Innovation Citizen dell'Agenzia Nazionale per i Giovani che sostiene lo sviluppo di iniziative d'impatto sociale e la diffusione della conoscenza fra gli studenti e i neolaureati. Con Italia Camp, abbiamo individuato le iniziative di attori compresi fra i 18 e i 30 anni più capaci di generare innovazione e coinvolgimento dei coetanei. Per questo, anche come CeRIIS abbiamo deciso di dare spazio alle ricerche e ai contributi degli studiosi più giovani".

Nel campione di imprese analizzate attraverso interviste dirette sono tanti i casi che meriterebbero una menzione. Il Professor Caroli cita il caso dell'Albergo Etico di Asti: una struttura alberghiera gestita da persone con disabilità mentali. "È un esempio interessante non solo perché di grande successo ma perché supportato da attività di formazione e di preparazione con tecnici e professionisti che danno alla persona la possibilità di giocare un ruolo attivo. Li ho conosciuti di persona e posso testimoniare che sono uno degli staff più sorridenti e disponibili con cui abbia mai interagito. Come CeRIIS, stiamo ragionando con loro sulla possibilità di costruire un franchising in Italia di alberghi di questo tipo e individuare altri interlocutori, che facciano passare l'impresa da una dimensione locale a un'iniziativa strutturale in grado di creare un nuovo modo di fare e concepire business".

Oltre a favorire la divulgazione di queste pratiche, il Rapporto punta a stimolare e a coinvolgere attori sempre più grandi verso l'innovazione sociale. "Il Centro quest'anno continuerà ad ampliare il database di casi di studio" conclude Caroli. "Il nostro obiettivo resta quello di monitorare e di stimolare la crescita di valori collettivi, anche contando sulle grandi imprese sempre più attente alle nuove tecnologie. Vogliamo capire con loro come stimolare questo interesse e utilizzarlo per far crescere le imprese sociali".

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<p>Il Professor Caroli commenta i risultati del secondo rapporto curato dal CeRIIS della LUISS</p>
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