Guido Dania, Matteo Nobile e Silvia Pitzalis sono fra i laureati LUISS (assieme a Federica Forte, Antonio Perrotta e Stefania Zanfagna) che hanno da poco superato il processo di selezione per lavorare in Mediobanca, presso le sedi di Londra e Milano.
Oltre al percorso accademico, le loro storie hanno in comune l'idea che la formazione al lavoro sia data da un insieme di conoscenze teoriche, esperienze sul campo e voglia di mettersi in gioco. "Il compito dell'Università è non solo fornire adeguate conoscenze accademiche, ma anche dare l'opportunità di sviluppare quelle competenze trasversali che oggi sono fondamentali nel mondo del lavoro" sostiene Silvia. "La LUISS mi ha fornito entrambe: una solida formazione accademica e una serie di soft skills, oggi fondamentali quanto la teoria per affrontare al meglio l'inizio di una carriera di successo".
Ognuno di loro ha sviluppato ottime capacità di adattamento e di affrontare nuove sfide grazie ad esperienze all'estero. Per Guido l'Erasmus a Istanbul è stato cruciale: "Vivere e studiare in un altro paese forma sotto molti aspetti, e aiuta a superare non solo le barriere linguistiche ma anche quelle personali, contribuendo a interagire nel modo giusto con i futuri colleghi".
Silvia invece ha sfruttato l'opportunità di conseguire un Double Degree in Management presso la LUISS e la Fudan University di Shanghai: "Il forte approccio pratico allo studio caratteristico di Fudan ha messo alla prova le mie capacità di lavorare in gruppo, di team leading e di public speaking. Ma soprattutto l'anno a Shanghai mi ha reso una persona più matura, consapevole dei propri limiti e punti di forza. Il continuo mettermi in gioco e uscire dalla comfort zone per esplorare un luogo così distante, con una cultura così diversa, mi hanno permesso di sviluppare una capacità di adattamento incredibile e una grande intraprendenza".
Matteo è sempre stato attratto dalle sfide e, oltre ad aver preso parte a un programma di scambio semestrale a Bangkok, è stato selezionato per il programma QTEM. "Ho trascorso un semestre a Tokyo e uno a Melbourne: è stato un anno importantissimo per la mia crescita professionale, e mi ha consentito di maturare nuovi interessi e indirizzarmi verso un obiettivo più concreto e ambizioso".
Le competenze maturate all'Università e all'estero sono il valore aggiunto per il successivo ingresso nel mondo del lavoro e in particolare in Mediobanca. "L'intero processo di selezione in Mediobanca è strutturato sul modello delle grandi banche di investimento, detto bulge bracket, la cui peculiarità è ritrovarsi di fronte al team completo anziché rapportarsi solo con alcuni Senior come accade di solito" spiega Matteo. "È strutturato in due fasi – prosegue Guido – un primo colloquio conoscitivo con un HR specialist e una seconda serie di colloqui tecnici in sede. Le competenze richieste spaziano su tutti gli argomenti di Corporate Finance ed è inutile dire che ci si debba preparare molto per questo tipo di colloqui".
"Oltre a una buona preparazione tecnica di base, le due principali qualità richieste sono una spiccata capacità di lavorare in team e di apprendere in fretta" aggiunge Silvia. "Durante il primo periodo di stage è necessario imparare una quantità incredibile di informazioni, procedure e tecniche necessarie a svolgere ogni aspetto del lavoro". Secondo Guido "con una base teorica solida è più facile trovare una risposta, ma talvolta non è sufficiente: di fronte a domande più pratiche e meno accademiche può risultare difficile arrivare a una risposta più ragionata".
Per tutti e tre il fattore vincente è stato l'attenzione alle novità e al funzionamento dei mercati finanziari, e la capacità di trasmettere motivazione e disponibilità. "In questo il Career Services è stato fondamentale per i contatti con le Risorse umane della banca, per le informazioni e i consigli su come affrontare al meglio un colloquio di lavoro" afferma Matteo. I processi di selezione sono difficili e la competizione è molto alta, ma anche le esperienze negative servono a migliorare. "Chi vuole lavorare nella Corporate Finance - suggerisce Guido – non deve sottovalutare la mole di lavoro da affrontare e tutto ciò che ne consegue: gli orari di lavoro sono faticosi e spesso è necessario restare fino a tardi per finire tutto".
Prosegue Matteo: "Il mio suggerimento è essere proattivi al massimo, non intimorirsi di fronte alla competizione e mirare sempre a migliorarsi. È importante iniziare a lavorare presto, anche in altri campi, per ottenere sia le soft skills del lavoro in gruppo che quelle competenze, soprattutto informatiche, che le banche cercano ma che spesso le università non forniscono". "Restate sempre motivati e intraprendenti, cogliendo al volo ogni opportunità che si presenta" conclude Silvia. "Per entrare in un'azienda importante ci vuole una buona preparazione, ma sono fondamentali anche una forte consapevolezza di sé, entusiasmo, e anche un pizzico di fortuna".