Erika Fanì e Costanza Mattia frequentano il Programma LLM in Food Law della Luiss School of Law. Costanza, essendosi trovata bene durante gli anni di studio del Master di primo livello in European Studies e del Corso di Laurea Magistrale in International Relations, ha deciso di proseguire il suo percorso accademico in Luiss. Erika invece ha scelto l'Ateneo perché "il corso erogato è unico, in lingua inglese, con un programma didattico molto interessante e con dei docenti molto preparati e con esperienza".
Entrambe le studentesse sono state selezionate per un tirocinio presso la Food and Agriculture Organization of the United Nations nell’ambito dell’Internship Agreement promosso dall'LL.M. in Food Law e sottoscritto da Luiss e FAO nel 2018. Grazie a questo accordo ogni anno due studenti del Master hanno l’opportunità di essere selezionati per un programma di internship presso la FAO.
Erika sta svolgendo il tirocinio nella divisione ESA (Agrifood Economics Division), che si occupa di analisi e valutazione delle policies per lo sviluppo economico; Costanza nel dipartimento dedicato alle partnerships con istituti di ricerca e università. "È un'esperienza molto interessante e stimolante, nella quale posso mettere in pratica quanto studiato", afferma Erika. "Nonostante sia home-based, mi sto trovando molto bene. Lavoro con un team molto unito che alimenta il senso di appartenenza all'organizzazione", continua Costanza.
Il ricordo più bello degli anni in Luiss di Costanza è l'aver partecipato al programma di Double Degree presso l’Université Libre de Bruxelles: "una delle esperienze più complesse e stimolanti durante la mia carriera universitaria".
Ai ragazzi che si stanno affacciando al mondo universitario in questo momento così complesso, Erika consiglia di "non lasciarsi demoralizzare dalla distanza tra colleghi e la mancata condivisione dei momenti tipici universitari". Entrambe le studentesse esortano i giovani a mettersi sempre in gioco, essere curiosi e seguire i propri obiettivi con determinazione.
In futuro, sognano di poter continuare a lavorare presso le Nazioni Unite e, nello specifico, nell'ambito della sicurezza alimentare.